
vol 01 - BOUDIN
Il primo volume sarà BOUDIN, guida ai sentieri della Val di Rhemes e del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
"Viaggiare deve comportare il sacrificio di un programma ordinato a favore del caso, la rinuncia del quotidiano per lo straordinario, deve essere strutturazione assolutamente personale delle nostre inclinazioni.”
Quella citazione di Zweig, lette nell'introduzione sei anni prima lo avevano flashato. E poi con “Spesso ho tentato la strada per la tremenda “realtà”, dove hanno valore mode, assessori, leggi e denaro, ma solitario mi sono involato, deluso e liberato, verso là dove sogno e beata follia zampilla" si era finalmente sentito rappresentato.
La Granta era lì come sempre, maestosa. Si concesse un attimo di pausa per godersela a pieno. Tra poco il sole sarebbe apparso alle sue spalle tra le asperità della Roletta e la Becca di Tsanbeina a illuminare tutta la valle. Lei la Granta, la grande signora che chiudeva la Val di Rhemes a sud, era ancora in ombra, accompagnata dalle sue due fedeli compagne, la Calabre a sinistra e la Tsanteleina alla sua destra.
Esterino si accese una sigaretta di trinciato e riposò un poco gli occhi stanchi dalla gomma del binocolo.
Ta-tatatta, tatta ta....- Remi´si mise a canticchiare galvanizzato il tema dell´A-team:
Motosega Stiehl MS 362 C-MQ, motosega Shindaiwa 250TCS da potatura, Inchiodatrice Hilti DX 351, 2 picconi, piede di porco, 3 badili, mazzetta 5 kg.
Il cantiere per l´allargamento del rifugio invernale al Benevolo si era rivelato un incredibile armeria anti-zombie a cielo aperto. Remi e Rudi, che conoscevano bene quegli attrezzi, il loro uso e le loro potenzialità distruttive, scelsero tutto ciò che poteva aiutarli nel demolire crani.
All'interno del rifugio iniziò così la distribuzione secondo specifici criteri. Competenze pregresse, facilita´di utilizzo, peso durante il trasporto, attitudine, immaginario filmico.
Otto, per fedeltà all'iconografia propagandistica vietnamita anni 60´, il piccone. Remi, oltre alla sua cannella da polenta, per tamaraggine, e in onore a Ash, la motosega più grande.
Serena, preferì il manico di un badile da usare come fosse il “Bastone delle Cinque Tigri e del Gregge di Pecore” alla Shaw Brothers. Rudi, motosega piccola e mazzetta da 5 chili, in onore di The Partisan IV.
Pensateci bene-esordì Otto- in uno dei suoi soliti deliri fantapolitici al limite del polpottismo-forse è la volta buona che questa società di merda cambia davvero. Voglio dire i primi stronzi che si mangeranno quelli saranno certo quei grassi porci capitalisti ripieni di caviale e salmone, non certo noi proletari secchi e duri da masticare. Magari da oggi potrebbe iniziare una nuova era di socialismo reale per tutti. Potremmo far nascere da qui in montagna una comune con nuovi ideali, come la Repubblica Libera della Carnia!
-Vuoi dire che questi cosi sono buoni compagni rivoluzionari e che tu li stai ammazzando come nulla fosse?! chiese Rudi ridendo
-No pirla, ma che ogni strumento rivoluzionario è buono, anche un non-morto.
-Già ma per creare la tua comune socialista post-apocalittico ci vogliono anche donne- e non pensiate che io mi metta a disposizione per farvi da Eva. Quindi vediamo di muoverci e trovare qualche altro superstite. Serena li aveva riportati alla realtà, non c'era un cazzo da ridere. Non sapevano quanto l'invasione avesse colpito altre aree e chi in valle fosse ancora vivo. Per il momento non c'era tempo di pensare al futuro, il presente era già complicato abbastanza.
EE